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Cantiere comunale e l'assoluzione dopo il caso avviato dal Sindaco

Chi ripagherà anche i cittadini di tutti i danni subito per una vicenda che sfiora il surreale?

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Lo scorso 29 gennaio quando abbiamo appreso della richiesta del Pm, e quindi dell'accusa, della richiesta di assoluzione per gli operai del cantiere comunale di Borgo San Lorenzo eravamo stati colti da un afflato di stupore ed avevamo scritto (leggi qui l'articolo) che la montagna stava partorendo un topolino.
Oggi, dopo la sentenza, i commenti a caldo del Sindaco Omoboni e delle opposizioni e la lettura del dispositivo della sentenza che qui sotto pubblicheremo rimaniamo ancora più basiti ma anche molto indignati.

Abbiamo scelto di non licenziare la notizia con due righe di circostanza ne di limitarci a pubblicare i comunicati stampa arrivati in redazione da chiunque avesse qualcosa da dire perché l'intera vicenda merita, nella sua narrazione dopo la sentenza che ha mandato tutti assolti, un approfondimento al quale non ci sottraiamo.

Lo dobbiamo alla comunità borghigiana che in questi lunghi sette anni voleva sapere la verità; lo dobbiamo soprattutto agli operai e le loro famiglie che nell'ottobre del 2017 hanno subito il clamore di una notizia sbattuta in prima pagina e perfino le irruzioni in casa all'alba delle forze dell'ordine alla stregua di criminali pericolosi e che oggi scopriamo essere stati vittime del "fuoco amico".

Non può e non deve essere licenziata con due righe di circostanza una vicenda surreale che ha messo alla gogna mediatica uomini che non hanno commesso alcun reato; uomini che nessuno (forse) ripagherà delle sofferenze psichiche, fisiche e morali subite.

L'unica certezza è che qualcuno ha sbagliato forse per eccesso di leggerezza e a sbagliare non sono certo stati gli operai ma chi ha gettato loro il fango addosso.

Potremmo iniziare da qui.
Chi ha gettato loro il fango addosso? Una domanda che in paese gira da molto tempo e tante voci affermavano che solo dall'interno dell'amministrazione comunale stessa poteva partire l'accusa.
Forse un livello superiore? Forse il capocantiere, il dirigente o il responsabile del personale? Forse addirittura l'Assessore o il Sindaco?

Oggi lo sappiamo. E oltre al dispositivo di sentenza vi confermeremo con il documento che pubblichiamo che a scatenare l'avvio della vicenda è stato proprio il sindaco Paolo Omoboni insieme all'Assessore alle risorse Claudio Boni e al dirigente del servizio tecnico Emanuele Grazzini.
Furono loro il 23 febbraio 2017 a varcare le porte della caserma della Tendenza di Finanza di Borgo San Lorenzo e a far redigere con protocollo n. 0066913/2017 la seguente denuncia "condotte tenute da dipendenti pubblici appartenenti al comune di Borgo San Lorenzo ritenute formalmente idonee a configurare ipotesi di reato",

Ipotesi di reato che la Dottoressa Laura Bonelli nel suo dispositivo di sentenza della III sezione del Tribunale di Firenze ha smontato così.

Il Tribunale in composizione collegiale, alla pubblica udienza del 16.02.2023, ha pronunciato e pubblicato mediante lettura del dispositivo la seguente SENTENZA visti gli artt. 530 c.p.p., 131 bis c.p.,assolve

8 operai del comune di Borgo San Lorenzo dai reati a loro rispettivamente ascritti ai capi 4), 6) e 7), 10) e 11) , 15) e 16), 17) e 18), 26), 28), 31), per essere l’offesa di particolare tenuità.

Visto l’art. 530 c.p.p.assolve 10 operai dai reati a loro rispettivamente ascritti ai capi 5), 12), 13) e 14), 19), 22) e 23), 24) e 25), 27), 29) e 30), 32), 33) e 34), perché il fatto non sussiste.

Visto l’art. 263 c.p.p., dispone la restituzione in favore degli aventi diritto di quanto in sequestro. Visto l’art. 544 comma III c.p.p., fissa in giorni 90 il termine per il deposito dei motivi.

Firenze, 16.02.2023
Il Presidente
dr.ssa Laura Bonelli

Nei prossimi giorni vi forniremo altri dettagli e approfondimenti perché crediamo che sia il momento di rispondere a tante domande e lo dovrebbe fare dopo le sue dichiarazioni di ieri (leggi qui) anche il sindaco Omoboni che pare prima aver tirato il sasso e poi nascosto la mano.
"Leggendo le carte del processo ne sapremo di più" ha dichiarato il Sindaco.
Ha ragione! E quelle carte noi le pubblicheremo così che tutti possano farsi una loro idea sull'intera vicenda.


 

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