Borgo. Presentati i candidati di 'Rivoluzione Civile'

Borgo. Presentati i candidati di 'Rivoluzione Civile' © n.c.

Nonostante le condizioni meteo sfavorevoli, ieri (Giovedì 21 Febbraio), presso la saletta comunale Pio La Torre, si è svolto l'incontro con i candidati della lista "Rivoluzione Civile". Alla presenza di una sala gremita di simpatizzanti e attivisti del movimento di Ingroia, si sono presentati i candidati Roberta Fantozzi capolista al Senato, Cinzia Niccolai e Alberto Fatticcioni candidati alla Camera. Candidati che hanno approfondito una serie di questioni relative al programma che Rivoluzione Civile porterà in parlamento. L'incontro è stato moderato da Riccardo Chiari, giornalista del "Manifesto" ed è stato incentrato sulle tematiche del lavoro, le speculazioni finanziarie e le problematiche ambientali (che anche nel nostro territorio sono state piuttosto pesanti con la realizzazione delle grandi opere come la Tav). Roberta Fantozzi ha aperto il suo intervento sulle problematiche del lavoro. Affermando che molte di queste deriverebbero dalle austere politiche monetaristiche europee, volute fortemente dalla Germania. Cinzia Niccolai invece, rispondendo ad una domanda del moderatore riguardo alla posizione dell'Italia nella classifica dei paesi con maggiore tasso di corruzione, ha sottolineato che l'esperienza di Mani Pulite evidentemente non ha prodotto quegli anticorpi necessari al nostro sistema per proteggersi dal cancro della corruzione. Il movimento "Rivoluzione Civile" vuole invece scardinare questa cultura negativa riportando l'asse del senso civico e onesta verso la giusta direzione, lavorando affinché si possa abolire in parlamento quelle leggi troppo permissive alla diffusione di questo malcostume, come il falso in bilancio. Alberto Fatticcioni parla invece dei settori che, potenzialmente, potrebbero creare posti di lavoro. Si riferisce, ad esempio, alla Green Economy; settore in forte crescita in paesi come la Germania. Ma anche a politiche di incentivazione al ritorno alla terra, sia come nuova occupazione, ma anche come presidi per il dissesto ecologico. "L'assurdo - afferma Fatticcioni - è che oggi ci sono molti giovani laureati che desiderano avvicinarsi all'agricoltura e non ne hanno la possibilità poichè non ci sono strumenti che favoriscono tale sbocco occupazionale".