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Sospensione sospetta: Il caso di 'Bollicine Italiane' e la libertà giovanile a Borgo San Lorenzo

Due pesi e due misure. A Borgo San Lorenzo continuano a manifestarsi differenze tra i cittadini e operatori economici

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Caffè orologio Caffè orologio © nc
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La recente sospensione del format "Bollicine Italiane" solleva una volta di più interrogativi sulla libertà di espressione e aggregazione giovanile a Borgo San Lorenzo. Questo evento di cultura e divertimento per i giovani del nostro territorio, è stato interrotto bruscamente, gettando ombre sulle motivazioni dietro questa decisione.

Da editore e garante dell'informazione locale, mi preme evidenziare non solo la perdita di un evento tanto significativo per la nostra comunità, ma anche le circostanze sospette che circondano questa sospensione. Si ipotizza che l'interruzione sia il frutto non solo di decisioni amministrative, ma di rivalità personali e gelosie non professionali.

Tra le ipotesi in circolazione, emerge quella di un residente che, oltre a essere un DJ, viene indicato come la cosiddetta "gola profonda". Quest'ultimo è noto per aver espresso numerose lamentele alle autorità cittadine. È ben noto che tale individuo mantenga un'amicizia di lungo corso con elementi della polizia municipale. Molti ritengono che questa connessione non sia casuale, speculando su come le sue lamentele abbiano ricevuto un'attenzione insolitamente rapida, un fatto che suscita sospetti tra i cittadini.

Portando ad esempio le lamentele di altri cittadini che negli anni scorsi investivano un altro locale posto in Piazza del Popolo (articolo qui), non si riscontrano celerità di atti amministrativi (se non la chiusura di un giorno per superamento dei decibel) come quello pervenuto al locale in questione. Eppure noi di OKMugello avevamo raccolto più volte tali lamentele, ma niente di fatto successe. Quindi, a scanso di smentita, potremmo affermare “due pesi due misure”.

Come comunità, dobbiamo chiederci se tali pratiche sono in linea con i valori di trasparenza e inclusività che desideriamo promuovere. È fondamentale che ogni voce possa essere ascoltata e che ogni iniziativa, specialmente quelle che portano vitalità e creatività nella vita dei nostri giovani, sia supportata piuttosto che soffocata.

Invito le autorità e i cittadini di Borgo San Lorenzo a riflettere su questi eventi e a cercare un terreno comune per risolvere questi conflitti. È essenziale che lavoriamo insieme per garantire che la cultura e l'innovazione siano sempre benvenute nel nostro territorio, senza che vengano ostacolate da interessi personali o politici.

L'energia creativa dei giovani di Borgo San Lorenzo merita di essere celebrata, non repressa. Come editore e come cittadino, mi impegno a vigilare affinché la giustizia e l'equità prevalgano sempre, per il bene del nostro futuro collettivo.

Saverio Zeni
Editore di OKmugello

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Commenti 2
  • Biagini Mario

    Continuo per terminare per lo Zeni. Se hai un'idea che i cittadini che la mattina si alzano prestissimo per produrre in SICUREZZA sul posto di lavoro, non candidarti che è meglio, la legge sui rumori dannosi si applica e non si interpreta come ci pare capito!! Che poi l'amministrazione applichi 2 pesi e 2 misure è altra cosa e va denunciata alle autorità preposte. Un giorno di chiusura mi sembra molto poco!! Sono stato delegato nell'azienda dove lavoravo per la sicurezza, sicché ne so abbastanza. Dimenticavo io abito lontano da piazza Cavour detta piazza dell'orologio.

    rispondi a Biagini Mario
    sab 11 maggio 06:09
  • Biagini Mario

    Per piacere Zeni forse non ti sei mai alzato per una "vita" per prendere il primo treno per recarti a Firenze o con l'auto per andare a lavorare tutti giorni ed entrare alle 06:00 in aziende dove si fa i turni. Sono stato giovane anch'io ma la sera si andava a letto presto e non c'erano locali dove la musica era assordante da non poter riposare tranquillamente. Sentire la musica alta, nonostante io tenga le cuffie per la vedere la tv è un una cosa che rompe i coglioni. Al bar dell'orologio non si risponde che loro sono autorizzati a fare quello che vogliono in barba alle norme sul rumore. Ti ricordo che l'esposizione a oltre 65db per lungo tempo può portare a danni seri all'udito, sicché prima di essere "paladino" di una pessima gestione di uno spazio pubblico dove si può fare far musica ma non certo disturbando il riposo di chi vuol dormire perche la legge 81/2008 va sempre rispettata.

    rispondi a Biagini Mario
    sab 11 maggio 05:53