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Cristina Becchi: "Ballottaggio, chiedo un confronto pubblico"

"Non possiamo rigettare Borgo indietro di 25 anni. Noi guardiamo avanti"

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Becchi Becchi © nc
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"Ora chiediamo e proponiamo un confronto tra i due candidati", questa la prima dichiarazione della candidata a sindaco del centrosinistra borghigiano Cristina Becchi, dopo i risultati del primo turno elettorale: "Dobbiamo dare ai cittadini tutti gli strumenti per decidere, il minimo necessario è un nuovo dibattito tra me e Romagnoli."

E lancia così la volata per il ballottaggio che la vede in corsa con il 38,77% di preferenze: "Siamo stati scelti da 3547 cittadini: non tradiremo la loro fiducia. Con tutto quello che è successo, e con il tutti contro uno che ha fatto un bel gioco ai nostri avversari, a leggere bene i risultati a confronto con quello delle Europee, la coalizione ha retto e il Pd è di gran lunga, nonostante tutto, il primo partito di Borgo. Rispetto ai dati in nostro possesso abbiamo fatto un grande recupero nelle ultime settimane e, se il ballottaggio era la prospettiva più scontata, il sostanziale pareggio con la proposta avversaria ci fa guardare avanti con fiducia."

Ma c'è un dato che preoccupa: si è fatta una grande e semplicistica retorica in campagna elettorale sulla partecipazione dei cittadini, eppure l'astensionismo a Borgo rosicchia altri quattro punti e mezzo di percentuale rispetto al 2019, in Italia è al 50%: "C'è poco da esultare. In questo momento io mi rivolgo per primi a questi cittadini: scegliere adesso avrà effetti sulla vita del territorio per i prossimi dieci o quindici anni. Non restate a casa, informatevi, decidete, scegliete anche voi. C'è chi sostiene che questa nostra Borgo sia per pochi, screditando una comunità che non ha lasciato indietro mai nessuno. Mai. È vero, non è più la Borgo dei soliti noti, e questo dà fastidio a tanti. Ma noi vogliamo continuare un progetto che coinvolga persone nuove, facce fresche. Questi sono i fatti, e io per prima ho sempre ascoltato i nostri cittadini, ho la coscienza a posto. L'alternativa? Rigettare Borgo indietro di 25 anni. Chi sta dietro al progetto Romagnoli, e il candidato stesso, li conosciamo tutti."

"C'è una bella differenza – continua Becchi – tra scegliersi il futuro e un destino già scritto. Lo possiamo dimostrare il 23 e il 24 giugno alle urne. Tutti. Non perché per la prima volta potrebbe essere una donna a guidare Borgo, ma perché possiamo rilanciare il cambiamento, migliorando le cose che non vanno. L'alternativa è tornare alla solita politica, quella ferma agli schemi e ai protagonisti di 25 anni fa. La scelta è nostra. La scelta è di Borgo."

"C'è chi mi identifica con l'amministrazione uscente e si ferma lì. Io rivendico quanto ho fatto in questi anni, anni non facili, nei quali abbiamo affrontato egregiamente una cosa da poco come una pandemia mondiale, vari lockdown (ci si dimentica in fretta...) e retto all'impennata del settore energetico che ha messo a dura prova tante amministrazioni. Borgo è cresciuta, abbiamo investito, progettato: tutti i settori hanno retto in un panorama inedito e talvolta terribile, e di questo ne sono, ne siamo orgogliosi. Ma il nostro programma parla per me e per noi: un progetto che non lascia indietro nessuno e che rilancerebbe Borgo come capitale del Mugello e importante attore all'interno della Città Metropolitana. Essere miopi, voltare la testa, guardarsi all'indietro, chiudersi su sé stessi: sono questi gli errori che non possiamo permetterci di fare."

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