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Ora Barberino - OPERAZIONE MULTIUTILITY A RISCHIO

Ancorea una conferma dalla Corte dei Conti sull'incedibilità delle reti idriche

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Acquedotto Acquedotto © Pixabay
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Riveviamo e pubblichiamo una nota di "Ora Barberino" sul pronunciamento della Corte dei Conti e cioè che le reti idriche sono beni demaniali non cedibili a privati. Questo si sapeva da tempo.

Lo avevamo detto, con riferimento alla sentenza del TAR che nel 2015 aveva annullato la cessione delle quote CONSIAG del Comune di Barberino, e la Corte dei Conti lo ha confermato: le reti idriche sono beni demaniali non cedibili a privati. 

E' questo, come riportano anche i quotidiani di oggi, il succo di un parere reso nel mese di luglio dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, interpellata dal Consiglio delle Autonomie Locali Toscana.

Anche di fronte alla fusione societaria di CONSIAG nella nuova società non può quindi venir meno la proprietà interamente pubblica delle infrastrutture idriche, principio che è evidentemente in contrasto con la quotazione in borsa, principale obiettivo della Multiutility, fortemente voluta dal Comune di Firenze ed a cascata da gran parte di quelli del nostro territorio, Barberino incluso.

Mettere in mano al mercato perfino le infrastrutture idriche strategiche non è una buona idea, il parere della Corte dei Conti non fa che certificare quello che come opposizioni di Sinistra andiamo dicendo da tempo. L'auspicio è che adesso si sviluppi una riflessione anche nelle nostre amministrazioni, prima che sia troppo tardi e che i cittadini debbano pagare le conseguenze di scelte politicamente sbagliate e giuridicamente illegittime.

 

PAOLA NARDI

ENRICO CARPINI

STEFANO BERNI

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