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Gli azzurri di Paradressage in ritiro al Borgo di Elisa, per Rio 2016

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Gli azzurri di Paradressage in ritiro al Borgo di Elisa, per Rio 2016 Gli azzurri di Paradressage in ritiro al Borgo di Elisa, per Rio 2016 © n.c.
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Presso la Sala Stampa dell'Autodromo Internazionale del Mugello questa mattina, martedì 19 luglio, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'appuntamento collegiale per gli azzurri del Paradressage (*) prima delle Paraolimpiadi di Rio de Janiero. Lo stage tenuto dal tecnico federale del settore Laura Conz si terrà dal 20 al 26 agosto, proprio prima della partenza degli azzurri per il Brasile.

La presentazione ha visto la partecipazione del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, del presidente dell'Unione dei Comuni Federico Ignesti, dell'Assessore allo Sport dell'Unione dei Comuni del Mugello Giampiero Mongatti, del presidente della FISE Toscana Massimo Petaccia, dei responsabili delle strutture e di alcuni atleti, tra cui Sara Morganti (medaglia d'oro ai campionati del mondo 2014 prova freestyle e medaglia di bronzo agli Europei 2015) e Ferdinando Acerbi.

"Dobbiamo ringraziare il Borgo di Elisa per il lavoro svolto nei confronti dei disabili - dichiara Paolo Omoboni - riuscendo a farlo diventare un luogo di aggregazione e integrazione e non dei ghetti. Questo risultato è la dimostrazione di come, pur nelle difficoltà, si possa raggiungere risultati importanti. Pertanto un grazie per il vostro lavoro poiché avete fatto un regalo a tutto il Mugello".

Massimo Petaccia, presidente del comitato regionale FISE Toscana, ha voluto premiare gli atleti per i risultati raggiunti fino ad ora e soprattutto per lo spirito di squadra. "Ci aspettiamo molto da questa squadra azzurra che ci darà molta soddisfazione. Come Federazione siamo orgogliosi di aver aperto le porte al mondo della disabilità verso lo sport".

Emanuele Torelli, Presidente Riding Club Mugello, ricorda che senza la ferma volontà di Gianna Ormi (Pianeta di Elisa) e il grande aiuto ricevuto sia dalle istituzioni e dai tanti sponsor che permettono di svolgere tali attività, tutto questo non sarebbe stato possibile.

"E' estremamente importante seguire con professionalità le persone disabili - Interviene Gianna Ormi - Elisa è un esempio di come si possa raggiungere obiettivi importanti nonostante la grave disabilità al 100% (compreso il linguaggio) e nonostante tutto è riuscita a laurearsi.

Sara Morgani conferma, dal canto suo, il grande sacrificio che gli atleti devono superare. "E' tutto un lavoro di "squadre" -dichiara - nel senso che esiste la squadra di assistenti, fisioterapisti, familiari e le squadre tecnico sportive. A differenza di un atleta normodotato, i disabili devono coniugare e superare le difficoltà della loro disabilità, oltre a dover lavorare e mantenersi una vita, in quanto non ricevono contributi per la loro attività sportiva."

La promessa e di rivedersi al Borgo di Elisa per raccontare l'esperienza di Rio 2016 nella speranza di poter festeggiare qualche medaglia.

Il Paradressage è tra le più conosciute e praticate discipline paraequestri. Si fonda sugli stessi principi del Dressage, si svolge in rettangolo di dimensioni per lo più 20×40  (ad eccezione di alcune categorie del grado di difficoltà più elevato) e gli atleti che prendono parte alle competizioni devono essere stati sottoposti a visita di classificazione. La visita di classificazione consente che, indipendentemente dalle patologie/disabilità da cui sono affetti, possano gareggiare assieme cavalieri che mantengono le medesime “residue abilità”.

 

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