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Alluvione in Alto Mugello, sopralluogo in elicottero di Giani e Figliuolo

Ricostruire guardando al futuro e ai cambiamenti climatici per preservare l'economia di montagna.

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Il sorvolo Il sorvolo © ufficio stampa Regione Toscana
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Nella mattinata di oggi, mercoledì 12 luglio, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per la ricostruzione delle aree alluvionate dell’Emilia Romagna e dell’alto Mugello hanno effettuano un sorvolo in elicottero dei Comuni di Firenzuola, Marradi, Londa e Palazzuolo, le realtà toscane più colpite dall’ultima alluvione.

Successivamente il presidente Giani e il generale Figliuolo hanno incontra lo stampa in Palazzo Strozzi Sacrati per fare un punto della situazione.
"Oggi passiamo ufficialmente dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione" sottolinea il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha raccontato di come la mattinata sia iniziata con un breefing tecnico con la Protezione Civile regionale e la struttura del Generale Figliuolo che si sta costituendo.

Dopo il sorvolo di circa un'ora in elicottero sulle terre ferite le conclusioni tratte dopo aver visto dall'alto le circa 400 frane che hanno distrutto la viabilità è chiara.
La ricostruzione deve tenere conto fondamentalmente di due valori importanti.
Salvaguardare la vita e l'economia di montagna contrastando lo spopolamento e ricostruire con l'aiuto degli scienziati pensando ai cambiamenti climatici in corso.

Eugenio Giani sottolinea come per realizzare la ricostruzione si debba rileggere il territorio per il futuro con interventi per la difesa del suolo e l'adeguato miglioramento della viabilità sia essa comunale, provinciale, regionale o statale quale atto fondamentale, come suggerito anche dai sindaci e dai rappresentanti della categorie economiche con cui il Presidente e il Commissario si sono confrontati; per permettere la vita di queste località di montagna e contrastare lo spopolamento.

Il generale Figliuolo dopo aver ringraziato e sottolineato l'importanza nel presente e nel futuro dei suggerimenti dei sindaci e dei rappresentanti delle attività economiche ci tiene a precisare di come sia fondamentale che il passaggio dalla fase emergenziale a quella della ricostruzione sia un unicum. 
Un ringraziamento doppio ai sindaci di questi piccoli comuni e di come col sorvolo in elicottero ha potuto apprezzare la bontà degli interventi fatti in somma urgenza.

Sarà fondamentale sottolinea il Generale la messa in sicurezza della montagna affinché questa non si spopoli e non solo per mantenere l'occupazione in loco. Lavorerà a un piano di prospettiva che sappia raccogliere i segnali della natura con i cambiamenti climatici di cui fino ad oggi non avevamo contezza.
Un piano che sarà fatto con i tecnici e gli scienziati del dipartimento di geologia e d'ingegneria dell'Università di Firenze che rappresentano una competenza in campo internazionale.

Fare tenendo conto di ciò che è cambiato è la ricetta Figliuolo. "Mettere in sicurezza il territorio vuol dire preservalo" sottolinea.

 

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